Via degli Abati: consigli per un’esperienza unica
Sei in cerca di un’avventura che ti porti lontano dalla frenesia della vita quotidiana? Desideri immergerti nella natura, scoprire la storia e la cultura di luoghi antichi e vivere un’esperienza di viaggio autentica? Allora la Via degli Abati è ciò che fa per te!
Questo antico itinerario, che si snoda tra Emilia Romagna, Toscana e Liguria, ti regalerà emozioni uniche e paesaggi mozzafiato. Potrai percorrerlo a piedi, seguendo le orme degli abati medievali, o in mountain bike, per un’esperienza più sportiva e avventurosa.
La Via degli Abati è un percorso di 190 km, molto più impegnativo della più nota Via Francigena, che attraversa parte del territorio provinciale di Pavia e l’Appennino Tosco-Emiliano nelle province di Piacenza, Parma, Massa Carrara, toccando i Comuni di Pavia, Broni, Castana, Canevino, Pometo, Caminata, Romagnese, Bobbio, Coli, Farini, Bardi, Borgo Val di Taro, Pontremoli. Con un dislivello complessivo di oltre 6000 metri, si snoda tra sentieri, mulattiere e carrarecce, offrendo panorami indimenticabili e un contatto diretto con la natura.
Ma non è solo la bellezza del paesaggio ad attirare i viaggiatori: lungo la Via degli Abati potrai scoprire borghi medievali, pievi romaniche e altri tesori storici e culturali. Inoltre, avrai l’opportunità di gustare la cucina locale e di conoscere l’ospitalità genuina delle persone che incontrerai lungo il cammino.
È segnato CAI (bande orizzontali con bianco e rosso), è georeferenziato (è possibile scaricare la traccia in formato gpx) , ed è cartograficamente ben illustrato su quattro carto-guide scala 1/25.000 (italiano-inglese), che potete trovare sul sito della Via degli Abati sotto la voce “Cartoguide”, unitamente alle modalità per la richiesta.
Qui di seguito le principali tappe.
Tappa 1: Da Pavia a Colombarone (Km 25,8; Salita m. 217; Discesa m. 36)
Partenza dal centro di Pavia e uscendo dalla città si attraversa il parco del Ticino. Attraverso strade sterrate e cascine si attraversa il Po con il Ponte della Becca e ci si dirige verso Broni dove si inizia a salire sulle colline per arrivare a Colombarone (quota 236 m.).
Tappa 2: Da Colombarone a Pometo (Km 16,7; Salita m. 649; Discesa m. 352)
Tappa con percorrenza sia su strade asfaltate che sterrate, attraversando piccoli paesi di media collina con colture prevalentemente orientate a vigneto. Arrivo a Pometo. (quota 537 m.).
Tappa 3: Da Pometo a Bobbio (Km 28,9; Salita m. 984; Discesa m. 1225)
Si lascia Pometo scendere a Caminata, attraversare il torrente Tidone e poi iniziare la salita in ambiente collinare e montano, su sterrate e sentieri incontrando qualche piccolo paese. Dopo il paese di Grazzi si arriva al Giardino Alpino di Pietra Corva, giardino botanico con specie di piante d’alta quota (non solo alpine). Costeggiando il Monte Penice ed incontrando antichi borghi si scende a Bobbio (Pc) (quota 252 m.).
Tappa 4: Da Bobbio a Nicelli (19,9 km; Dislivello salita 1187+ ; Discesa m. 407)
Da Bobbio si transita per Coli e poi si sale alla Sella dei Generali, spartiacque fra la val Trebbia e la val Nure. Dal passo si scende su ambiente montano, prati e sentieri verso Nicelli (quota 1050 m.) oppure Mareto (altro possibile punto tappa con struttura di accoglienza).
Tappa 5: Da Nicelli a Groppallo (16,5 km; Dislivello salita 542+ ; Discesa m. 659)
Da Nicelli (o Mareto) si scende verso il torrente Nure attraversando piccoli paesini di collina collegati da strade sterrate o qualche tratto asfaltato. Giunti a livello del torrente, a Crocelobbia, possiamo scegliere per il guado del torrente oppure di allungare leggermente la tappa transitando dal paese di Farini. Si risale quindi il versante opposto della valle per risalire a Groppallo (quota 935 m.).
Tappa 6: Da Groppallo a Bardi (21,2 km; Dislivello salita 557+; Discesa m. 857)
Da Groppallo si attraversano alcune piccole frazioni fino a giungere a Bruzzi. Dopo questa località proseguiamo il cammino verso il Passo di Linguadà (possibile una variante più impegnativa che sale al Monte Lama e scende direttamente a Bardi). Dopo il passo la via prosegue prevalentemente in discesa attraversando piccoli paesi e giunge a Bardi con una bellissima vista sul castello ed il fondovalle del torrente Ceno.
Tappa 7: Da Bardi a Borgo Val Di Taro (33,3 km; Dislivello salita 1195+ ; Discesa m. 1410)
Da Bardi si scende al ponte sul torrente Ceno e si risale l’altro versante transitando da piccoli paesi fra cui Monastero, Brè, Pieve di Gravago. Dopo Osacca resta l’ultimo tratto di salita per scollinare verso la Val Taro e si inizia a scendere, sempre su sterrate e sentieri, verso il fondovalle ed il paese di Borgo Val di Taro (detto anche Borgotaro).
Tappa 8: Da Borgo Val Di Taro a Pontremoli (33,9 km; Dislivello salita 1029; Discesa m. 1080)
Si esce dal centro di Borgotaro attraversando il ponte sul torrente Taro e si risale verso S. Vincenzo e Valdena. Da qui per sentieri si sale verso il Passo del Borgallo ed il cippo commemorativo posto sul crinale molto panoramico che divide l’Emilia-Romagna dalla Toscana. Per ampia strada sterrata si scende dolcemente nel versante toscano verso le cascate di Farfarà, il lago Verde, il paese di Cervara ed infine si arriva a Pontremoli centro.
Perché scegliere la Via degli Abati?
Ci sono molti buoni motivi per intraprendere questo cammino, che non è solo un percorso fisico, ma anche un’esperienza di scoperta, di crescita personale e di contatto con la natura. Questo itinerario offre un’esperienza di viaggio a 360 gradi, che appaga corpo e spirito. Che tu sia un appassionato di trekking, di cicloturismo o di turismo lento, la Via degli Abati saprà conquistarti con la sua varietà di paesaggi, la sua storia millenaria e la sua atmosfera autentica.
Ecco alcuni buoni motivi per intraprendere questo cammino:
- Natura incontaminata: attraverserai l’Appennino nella sua parte più selvaggia e autentica, tra boschi secolari, prati fioriti e vette panoramiche.
- Storia e cultura: lungo il percorso, incontrerai borghi medievali, pievi romaniche, castelli e abbazie, testimonianze di un passato ricco di storia e di spiritualità. La storia della Via degli Abati si intreccia con quella dei monaci che la percorrevano per raggiungere Roma, lasciando un’impronta indelebile sul territorio.
- Gastronomia e ospitalità genuina: potrai gustare la cucina tipica dell’Appennino, con i suoi prodotti genuini e le sue ricette tradizionali, e godere dell’accoglienza calorosa delle persone del luogo.
- Sentieri e natura: camminerai (o pedalerai) quasi esclusivamente su sentieri, mulattiere e carrarecce, lontano dal traffico e dal rumore, in un ambiente naturale e rilassante. La Via degli Abati è un’ottima occasione per praticare trekking o cicloturismo in un contesto di turismo lento, assaporando ogni momento del viaggio.
- Difficoltà adatta a tutti: nonostante il dislivello complessivo di oltre 6000 metri, la Via degli Abati offre percorsi con diversi gradi di difficoltà, adatti sia a escursionisti esperti che a famiglie con bambini.
La Via degli Abati è un’esperienza che ti rimarrà nel cuore, un viaggio che ti arricchirà e ti lascerà un segno profondo.
Dove dormire lungo la Via degli Abati: accoglienza e ospitalità
Dopo aver pianificato il tuo itinerario lungo la Via degli Abati, è importante pensare a dove riposare e ricaricare le energie lungo il percorso. Fortunatamente, la Via degli Abati offre diverse soluzioni di alloggio, adatte a tutte le esigenze e a tutte le tasche.
Tipologie di accoglienza
Così come in molti altri cammini, è possibile trovare diverse tipologie di strutture ricettive.
- Accoglienza pellegrina: questa soluzione, spesso la più economica, include ostelli, parrocchie e case private che offrono ospitalità ai pellegrini.
- Strutture turistiche convenzionate: per chi cerca un maggiore comfort, sono disponibili diverse strutture turistiche convenzionate con la Via degli Abati, come agriturismi, hotel, B&B e affittacamere.
Campeggio libero
È importante ricordare che in Emilia Romagna, così come in altre regioni attraversate dalla Via degli Abati, il campeggio libero non è consentito. Tuttavia, nulla vieta di chiedere ospitalità a qualche privato con giardino, nella speranza di trovare qualcuno disposto ad accogliere i viaggiatori. In questo caso, è fondamentale essere rispettosi dell’ambiente e non lasciare alcuna traccia del proprio passaggio.
Consigli per la scelta dell’alloggio
- Pianifica in anticipo: l’organizzazione delle strutture di accoglienza lungo la Via degli Abati può non essere capillare ed economica come lungo il Cammino di Santiago o la Via Francigena, che sono cammini più conosciuti a livello internazionale, strutturati e finanziati a livello Europeo. Spesso le accoglienze pellegrine sono gestite dai parroci o da volontari e prevedono, anche se in alcuni casi non è richiesto, un contributo economico volontario. Perciò, è consigliabile organizzarsi in anticipo, identificando in ogni tappa l’alloggio più adatto alle proprie esigenze.
- Considera la disponibilità: soprattutto nei periodi di maggiore affluenza, è importante tenere presente che i posti letto nelle strutture di accoglienza possono essere limitati. Si consiglia di prenotare in anticipo, soprattutto per le strutture turistiche.
- Contatta le accoglienze pellegrine: anche se la prenotazione potrebbe non essere necessaria per le accoglienze pellegrine, è buona norma avvisare almeno un giorno prima del proprio arrivo, specificando l’orario. Questo per evitare di trovare la struttura chiusa o al completo.
- Verifica l’apertura: prima di partire, è importante verificare che le strutture siano aperte, soprattutto durante i periodi di bassa stagione (autunno, inverno e inizio primavera), e che non ci siano prassi specifiche legate alla necessità di rendere disponibile il riscaldamento negli ambienti.
Prenota il tuo alloggio
Tra le strutture turistiche convenzionate, ci siamo anche noi, il Tolasudolsa Rooms & Breakfast, un affittacamere con cucina, accogliente e confortevole situato a Sambuceto, frazione del comune di Compiano, nel cuore della Val Taro.
Al Tolasudolsa R&B, troverai molto più di un semplice alloggio.
- Un’accoglienza calorosa e familiare: appena varcherai la soglia, ti sentirai come a casa. Giorgio e Valeria, i proprietari, ti accoglieranno con calore e saranno a tua disposizione per rendere il tuo soggiorno indimenticabile.
- Camere confortevoli, pulite e semplici: le camere, arredate con cura e attenzione ai dettagli, ti offriranno un ambiente rilassante e confortevole dove riposare dopo le fatiche del cammino. É disponibile una camera singola per quei camminatori che stanno affrontando la Via degli Abati in solitaria.
- Colazione ed eventuale cena abbondanti e genuine: chiudi la tua giornata di cammino con una buona cena ed inizia la giornata con una colazione ricca e gustosa, il tutto preparato con prodotti locali e a km zero. E se hai intolleranze o allergie o stili alimentari specifici, non preoccuparti: sapremo soddisfare ogni tua esigenza.
- Servizi per i viaggiatori: mettiamo a tua disposizione servizi specifici per i viaggiatori, come il deposito bagagli, un garage custodito e una piccola officina meccanica attrezzata per manutenzioni di base e riparazioni per bici, ampio parcheggio gratuito e privato riservato ed una guida di mtb esperta per organizzare escursioni personalizzate. Su richiesta è possibile organizzare gratuitamente il trasferimento in auto da/per Borgotaro.
- Immerso nella natura: Tolasudolsa R&B è circondato da un paesaggio incantevole, ideale per rilassarsi e rigenerarsi dopo una giornata di cammino o di pedalate.
- Passione per l’ospitalità: siamo appassionati di accoglienza e saremo lieti di consigliarti i migliori itinerari e le attività da fare nella zona.
Verifica le nostre tariffe o contattaci per un preventivo personalizzato o per maggiori informazioni:
- E-mail: info@roomsbreakfastmtb.it
- WhatsApp: +39.3312946881
Scegli Tolasudolsa R&B per un’esperienza indimenticabile per chi percorre la Via degli Abati!