Ospitalità per Pellegrini o Camminatori? Ecco il nostro impegno con la Via degli Abati

30 Aprile 2022 di Valeria Bertoli

Prima di entrare nel merito dell’argomento “ospitalità per pellegrini o Camminatori”, abbiamo pensato spendere 2 parole per raccontare anche il perché del nostro coinvolgimento a supporto dell’Associazione di volontari che gestiscono, da così tanti anni e con successo sempre maggiore, la Via degli Abati.

Per chi non la conosce si occupano, con promozione, mantenimento e tracciamento, dell’itinerario che va da Bobbio a Pontremoli anche se ormai i pellegrini e camminatori tendono a percorrere anche il tratto che parte da Pavia e porta a Bobbio.

Per quest’ultima tratta però non sono ancora disponibili le cartine e le informazioni disponibili non sono ancora complete. La pagina dedicata a questa tratta è stata aperta e sarà implementata di volta in volta con le informazioni che saranno disponibili.

L’associazione quindi non è coinvolta direttamente nell’organizzazione dell’ospitalità per pellegrini o camminatori lungo la Via stessa, ma partecipa alla divulgazione di tutti i servizi che si possono trovare lungo di essa.

Maggiori informazioni https://www.viadegliabati.com/

La Via degli Abati, che può essere percorsa anche in mountain bike (con mezzo e preparazione fisica adeguate) oltre che a piedi; attraversa parte del territorio provinciale di Pavia e l’Appennino Tosco-Emiliano nelle province di:

  • Piacenza

  • Parma

  • Massa Carrara

attraversando i Comuni di:

  • Pavia
  • Broni
  • Castana
  • Canevino
  • Pometo
  • Caminata
  • Romagnese
  • Bobbio
  • Coli
  • Farini
  • Bardi
  • Borgo Val di Taro
  • Pontremoli.

Il tracciato lungo circa 190 km., molto più impegnativo della più nota Via Francigena, si snoda per sentieri, mulattiere, carrarecce attraversando valli e crinali per un dislivello complessivo di oltre 6000 metri. E’ segnato CAI (bande orizzontali con bianco e rosso), è georeferenziato (è possibile scaricare la traccia in formato gpx) , ed è cartograficamente ben illustrato su quattro carto-guide scala 1/25.000 (italiano-inglese), che potete trovare in questo sito sotto la voce “Cartoguide“, unitamente alle modalità per la richiesta.

Ecco alcuni buoni motivi per intraprendere questo percorso, non di solo cammino :
– Scoprirai l’Appennino nella sua parte più naturale ed  incontaminata;
– Troverai storia e cultura, buona cucina e ospitalità genuina;
– Camminerai quasi esclusivamente su sentieri, mulattiere e  carrarecce.
Per maggiori informazioni sito della Via degli Abati

Ma torniamo all’argomento citato nel titolo di questo articolo e, prima di tutto, è necessario fare un poco di chiarezza rispetto alle tipologie di accoglienza o ospitalità, sia che si parli del “pellegrino” oppure del “camminatore”.

Lungo tutta la Via degli Abati, ma in generale succede in tutti i cammini, è possibile pernottare in diverse tipologie di strutture:

  • Accoglienza pellegrina: ostelli, parrocchie, case private;
  • Strutture turistiche convenzionate: agriturismi, hotels, B&B, affittacamere

Ci permettiamo di mettere in risalto, per quei camminatori che decidessero di partire con la tenda, che in Emilia Romagna, così come in altre regioni attraversate dalla Via degli Abati, non è possibile fare “campeggio libero”…..poi “chiedere, a qualche privato con giardino, è lecito e rispondere è cortesia” ;-). Bisogna tenere presente però che, scegliendo questa modalità di viaggio, non sarà probabilmente possibile fare la doccia. Da mettere in risalto che non va assolutamente lasciato alcun rifiuto, alcuna traccia del passaggio/bivacco.

Spesso le accoglienze pellegrine sono gestite dai parroci o da volontari e prevedono, anche se in alcuni casi non è richiesto, un contributo economico volontario.

L’organizzazione delle strutture di accoglienza lungo la Via degli Abati può non essere capillare ed economica come lungo il Cammino di Santiago o la Via Francigena. Queste ultime sono molto più conosciute internazionalmente e strutturate in quanto supportate finanziariamente anche a livello Europeo. Perciò è bene organizzarsi in anticipo, identificando in ogni tappa l’accoglienza adeguata alle proprie esigenze.

Soprattutto su un territorio principalmente montano, quale è quello della Via deli Abati, bisogna tenere conto che spesso i luoghi di accoglienza dispongono di pochi posti letto.

Si suggerisce pertanto di prenotare presso le strutture turistiche, mentre probabilmente non è necessario per le accoglienze “pellegrine”.

Tuttavia è bene avvisare almeno 1 giorno prima, specificando l’orario di arrivo, poiché spesso i custodi degli ostelli non vivono in prossimità della struttura.

Senza preavviso si può rischiare di trovare i locali chiusi oppure già occupati da un numero congruo di ospiti.

E’ bene sincerarsi prima di partire che le accoglienze o strutture siano aperte (durante il periodo autunnale, invernale o di inizio primavera) e che non prevedano delle restrizioni legate alla necessità di azionare appositamente il riscaldamento nei locali adibiti ad ospitalità.

Bene, dopo aver raccontato qualcosa della Via degli Abati, dell’Associazione che la gestisce ed aver dissertato sull’argomento “accoglienza o ospitalità” (con la speranza di essere stati un minimo di supporto) ci permettiamo di raccontare qualche aneddoto relativo al nostro impegno per migliorarci e per fare promozione adeguata ai nostri luoghi.

Membro della Via degli Abati

Dal nome stesso della nostra attività (Tolasudolsa Rooms, Breakfast & Mountain Bike) si evince che abbiamo, oltre a quelli tradizionali, alcuni servizi dedicati agli amanti della bicicletta…… nello specifico chi ama la mountain bike, indifferentemente che sia muscolare o a pedalata assistita.

Oltre a ciò la nostra “vocazione green” ci porta a sostenere ed accogliere, nel limite del possibile, tutto ciò che ha aspetti/modalità sostenibili.
“Ma allora (dirai) che c’azzecca una Bike House con un cammino ed un’associazione che gestisce un percorso frequentato da camminatori o pellegrini?”

Partiamo dal fatto principale che Tolasudolsa R&B si trova ad una decina di chilometri di distanza rispetto al percorso della Via degli Abati ma sin da quando siamo arrivati in Valtaro nel 2014, dall’hinterland Milanese, abbiamo capito che era importante fare rete con altre realtà del territorio, siano esse del tipo commerciale e/o associazionistico.

Abbiamo deciso quindi di aderire al progetto di promozione di questo cammino con la consapevolezza che ci avrebbe portato scarso beneficio economico se non un pochino di visibilità. Dalla 2021 poi abbiamo deciso di metterci a disposizione offrendo la nostra collaborazione all’interno del Direttivo dell’Associazione.

In questi anni alcuni camminatori ci hanno comunque scelto, nonostante la distanza, per riposarsi anche solo una notte e si sono lasciati coccolare.

La tranquillità, grazie alla prossimità dei boschi, la lontananza da strade trafficate, letti comodi ed una cenetta casalinga calda e sostanziosa sono stati di molto gradimento.

Per le/i camminatrici/tori che affrontano la Via in solitaria, possiamo offrire una sistemazione in una vera e propria camera singola (oltre alla doppia uso singola) con bagno privato, con il vantaggio quindi di contenere quindi la spesa.

Per quanto riguarda le tariffe, essendo un’attività commerciale con dei costi, ovviamente non ci sarà possibile offrire soluzioni economiche ai livelli delle grandi organizzazioni presenti sulle principali Vie/Cammini anche internazionali.

Siamo altresì disponibili a :

  • riconoscere scontistiche che sono dedicate a chi è in possesso delle credenziali.
  • offrire un pasto a prezzi modici e concordandone il menù.
  • prelevare e riaccompagnare sul cammino, gratuitamente chi soggiorna da noi.

Durante i periodi autunnale, invernale ed inizio primavera è richiesta prenotazione con preavviso di 2gg rispetto al check-in, proprio per permettere il corretto riscaldamento dei locali adibiti ad accoglienza.

Per conoscere in modo più approfondito Tolasudolsa : https://roomsbreakfastmtb.it

Si consiglia la prenotazione tramite questo link: https://bit.ly/DirectBooking-Tolasudolsa